Spengo un’altra sigaretta.
Tu hai fretta, la solita.
Sei alle mie spalle, ma ti vedo.
Incurante. “…più tu o io…”
Non mi piace questo sapore,
e la mia giornata stenta.
ma corpo incatenato da una mente troppo vasta.
Che concretezza fragile.
Ma tu !?! che cosa vuoi tu da me? Tu… e i tuoi discorsi arancioni.
Mi fai male e non t’importa, mi allontano e stringi.
o lasciami morire.
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