Ti ho chiamata, oggi, per rubare un po’ della tua voce,
prendere il tuo respiro,
un attimo
e le tue parole sono mie, le lego a me,
nell’eterna lotta che racchiudiamo in un singolo istante, ho preso tutto, avido di desiderio,
sfilo piano le immagini che crei in me, assimilo i tuoi concetti, ti ascolto e colgo ogni piccola sfumatura rendendolamia, per sempre…
è questo che faccio ogni giorno,
io rubo
rubo tutto ciò che trovo,
suoni immagini colori profumi momenti desideri rimorsi rimpianti sogni persone luoghi attimi…
io passo e ripulisco tutto,
frenetico impaziente morboso,
riesco persino a rubare del tempo,
smanioso come sono di vita,
rubo l’attenzione di sconosciuti
particolari di conversazioni amichevolmente frivole che scivolano in pomeriggi noiosamente passati in un caffè
rubo un tuo saluto quando ti cerco insistentemente con gli occhi
rubo le coccole della mia mamma
rubo piazza erbe al tramonto
Verona di notte
rubo le canzoni di Mina solo nella mia stanza
rubo il tuo sorriso quando mi guardi
rubo ogni cosa che mi leghi a te
gelosamente
rubo
tutto ciò che ho preso in fondo non l’ho più,
tutto ciò che credevo di possedere è solo un attimo,
che passa, veloce…
sarò sempre un esule che fugge per trovare…
e tutti gli attimi
le gioie
i sogni
i momenti vissuti
diventano inesorabilmente passato
forse un giorno riuscirò a fermarmi e capirò che non esiste blu, senza giallo e arancione
e che per la perfetta mescolanza delle tinte ci vuole tempo – calma – passione
forse un giorno tutto questo finirà e smetterò di rubare,
per ora mi accontento del tempo che ho preso a te…
2 commenti:
Bella...
e io ti denuncio!
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